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La Ferrovia

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La Ferrovia Subappennina Italica nasce come una dorsale alternativa alla linea costiera Adriatica. Si sarebbe diramata dalla Bologna-Ancona all'altezza di Santarcangelo di Romagna per attraversare la Valmarecchia, collegare Urbino a Fermignano e Pergola, terminando sulla Roma-Ancona nei pressi di Fabriano. La sola parte entrata in servizio fu la ferrovia Urbino-Fabriano. Dal 26 settembre del 2021 con il viaggio inaugurale la Subappennina Italica diventa realtà. Un'esperienza unica a bordo di un treno storico, che, da Ancona a Pergola, attraversa l'incantevole appennino Marchigiano coniugando celebri città d'arte e borghi medievali incorniciati da una natura in grado di lasciare a bocca aperta. Un percorso indimenticabile, ideale per coppie, famiglie o anche in solitaria, per chiunque desideri assaporare i colori, i profumi e i paesaggi di una tratta storica immersa in un panorama mozzafiato. Lo spettacolo inizia salendo a bordo di questo incredibile treno storico che rievoca storie ed epoche passate e continua durante il viaggio attraversando paesaggi dove il tempo sembra essersi fermato.

Un tragitto che passa attraverso l’appennino e che da modo al viaggiatore di immergersi e scoprire la vera identità storica, artistica e rurale delle località che raggiunge, tra città d’arte e borghi classificati tra i più belli d’Italia.
FERROVIA SUBAPPENNINA ITALICA

ANCONA

Ancona, capoluogo di regione, sorge nella costa dell'Adriatico centrale su un promontorio formato dalle pendici settentrionali del Monte Conero. Questo promontorio dà origine ad un golfo, il golfo di Ancona, nella cui parte più interna si trova il porto naturale. Il monumento più rappresentativo della città di Ancona è la Cattedrale di San Ciriaco, splendida basilica romanico-gotica, con elementi bizantini, costruita sulle fondamenta di un tempio italico del IV sec a.C e di una successiva chiesa paleocristiana. Tra i siti di interesse turistico si segnalano: la Chiesa di Santa Maria della Piazza, capolavoro di arte romanica, caratteristica per la facciata ad archetti e per le figure simboliche scolpite intorno al portale; l’Arco di Traiano, un Arco romano eretto nel I sec. d.c; la Chiesa di San Francesco alle Scale, con la bella facciata in stile gotico fiorito veneziano; la Mole Vanvitelliana, splendida isola artificiale a pianta pentagonale all'interno del porto, costruito su progetto dell'architetto papale Luigi Vanvitelli; la Loggia dei Mercanti, il più importante edifico laico, in stile gotico fiorito veneziano; la suggestiva Fontana del Calamo o delle Tredici Cannelle, la cui antichità è attestata dal nome, di chiara derivazione greca, che ricorda l’ambiente palustre in cui sorgeva. Da non perdere sono la Pinacoteca Comunale, che custodisce, tra le altre, opere di Carlo Crivelli, Tiziano, Lorenzo Lotto e del Guercino; il Museo Archeologico Nazionale delle Marche, che documenta la preistoria e la protostoria del territorio marchigiano; il Museo tattile Omero, uno dei pochi al mondo, e l'unico in Italia, che permette anche ai non vedenti di avvicinarsi all'arte facendo toccare calchi in gesso a grandezza naturale di famose opere scultoree, modellini architettonici di celebri monumenti, ma anche reperti archeologici e sculture originali di artisti contemporanei.

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FABRIANO

Fabriano è nota per la produzione della carta e per la filigranatura dei fogli, invenzione introdotta dai mastri cartai fabrianesi nella seconda metà del XIII secolo. È, oltre a Bologna, l'unica città italiana appartenente alle Città creative dell'UNESCO; nel 2013 è stata inserita nella categoria Artigianato e Arti popolari, titolo riconosciuto soprattutto grazie alla produzione della carta fatta a mano. Gli edifici di architettura religiosa più significativi sono la Cattedrale di San Venanzio, risalente al 1600 che custodisce la cappella di San Lorenzo affrescata da Allegretto Nuzi nel 1360; il complesso conventuale di San Domenico, nel cui interno (ora adibito a Museo della Carta e della filigrana) si possono ammirare due pregevoli chiostri quattrocenteschi e la decorazione della sala capitolare dipinta intorno al 1480 da Antonio da Fabriano; la chiesa diSan Filippo, la chiesa diSan Biagio eSan Romualdo, nella cui cripta è conservato il sarcofago marmoreo con le reliquie di San Romualdo, fondatore dell'Ordine Camaldolese, morto nel territorio comunale; la chiesa di Sant’Agostino, di epoca tardo-duecentesca, impreziosita da due importanti cappelle gotiche interamente affrescate agli inizi del XIV secolo dal Maestro di Sant'Emiliano, pittore di scuola giottesca riminese; la chiesa diSan Nicolò, la chiesa diSan Benedetto, con preziose testimonianze figurative databili tra Cinquecento e Settecento con opere di Simone de Magistris, Orazio Gentileschi e Pasqualino Rossi. Degni di nota sono anche l’Oratorio del Gonfalone, con uno straordinario soffitto intagliato e decorato in oro zecchino agli inizi del Seicento dallo scultore francese Leonardo Scaglia e l’Oratorio della Carità, con un prezioso ciclo affrescato dal pittore manierista urbinate Filippo Bellini. In località di Poggio San Romualdo sorge l’abbazia di San Salvatore in Val di Castro, risalente al Mille, mentre, in località Campodonico da non perdere è l’eremo di San Biagio in Caprile. Nella centrale e scenografica Piazza del Comune sorge il Palazzo del Podestà, uno degli edifici di architettura tipicamente medievale, eretto a metà del Duecento; siti di architettura civile degni di nota sono anche la Fontana dello Sturinalto, commissionata nel 1285 a Jacopo di Grondolo, che s'ispirò alla Fontana Maggiore di Perugia, il Palazzo del Comune, il Loggiato San Francesco, l’ex ospedale di Santa Maria del Buon Gesù, elegante esempio di architettura tardogotica che ospita la Pinacoteca Bruno Molajoli e che vanta preziosi dipinti su tavola e affreschi di Allegretto Nuzi, del Maestro di Staffolo, di Antonio da Fabriano, Ottaviano Nelli, Orazio Gentileschi e Andrea Boscoli; l’ottocentesco Teatro Gentile, impreziosito da un sipario opera del bolognese Luigi Serra.

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SASSOFERRATO

La città sorge sul versante orientale dell'Appennino, nel territorio di Sassoferrato si trova l'antica città romana di Sentinum, teatro della celebre Battaglia delle Nazioni (295 a.C.). Il sito fu protagonista della vittoria dei romani sui Galli e i Sanniti e nella cui area archeologica, di notevole interesse, sono visibili le strade selciate, il cardo e il decumano, i resti di un tempio termale ed il quadriportico di una grande costruzione fuori dalle mura della città. Una delle attrattive storiche più rilevanti è ,senza ombra di dubbio,il Museo Civico Archeologico,allestito all’interno del Palazzo dei Priori, un edificio costruito nel 1355 e riconosiuto per la sua rilevanza culturale. I reperti illustrano diversi aspetti della vita quotidiana e della società nell’antica città romana di Sentinum. Impossibile è non menzionare il Museo della miniera di zolfo, presente nell'itinerario ed ubicato nella frazione di Cabernardi, che illustra la storia di quello che per lunghi anni è stato il più importante centro minerario solfifero d’Europa. Tra le opere che compongono la Raccolta figurano due tele di Giovan Battista Salvi,detto 'Il Sassoferrato', protagonista del classicismo europeo, a cui è dedicata la rassegna 'Premio internazionale d'arte contemporanea' , a lui intitolata. Altro sito da non perdere nei pressi di Sassoferrato, è l'Abbazia di Santa Croce, costruita nel finire del XII secolo dai Conti Atti con materiali provenienti dalla vicina Sentinum.

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PERGOLA

Pergola, posta lungo l'alta valle del fiume Cesano su un ampio terrazzo alla confluenza con il Cinisco, è un piccolo comune ma ricchissimo di arte che dista circa 50 da Fano. A testimonianza del suo antico glorioso passato restano i famosi Bronzi Dorati da Cartoceto di Pergola di età giulio-claudia (tra il 23 e il 29 a.C,.) o addirittura cesariana (30-50 a.C.), rinvenuti solo nel 1946. Sull'identificazione dei quattro personaggi (due maschili a cavallo e due femminili) del gruppo sono state avanzate diverse ipotesi e fatte molto ricerche, così come sull'epoca di realizzazione, sulla provenienza e sul motivo della frantumazione delle statue (damnatio memoriae, furto o bottino di guerra). Il complesso costituisce uno dei pochissimi grandi gruppi scultorei equestri in bronzo dorato dell’antichità romana giunti fino a noi e, dopo un lungo e complesso lavoro di ricomposizione e restauro, realizzato con tecniche e materiali d'avanguardia presso il Centro di Restauro di Firenze, sono ora ospitati nel Museo dei Bronzi Dorati, che ha sede nell'ex convento di San Giacomo. La struttura museale ospita anche una pinacoteca con quadri e opere lignee, una sezione numismatica, una sezione romana e una sezione di arte contemporanea con opere grafiche del maestro e concittadino Walter Valentini. Pergola è inoltre conosciuta come la città dalle cento chiese, ricche di preziose opere d’arte, che sono testimonianza dell’importante ruolo economico, politico e religioso svolto dalla cittadina nel corso dei secoli. Una delle più antiche è la chiesa gotica di San Giacomo (sec. XIII), rinnovata insieme all'ex convento delle agostiniane, oggi sede del Centro Operativo Museale. Da visitare è anche la chiesa di San Francesco, con bel portale trecentesco ad arco acuto. Il Duomo, già chiesa degli agostiniani, ha un interno tardo barocco e una facciata ottocentesca, come barocchi sono gli interni di altre chiese: da Santa Maria Assunta alla chiesa dei Re Magi, da Sant'Andrea alla settecentesca chiesa delle Tinte, a croce greca con elegante cupola ottagonale. Fra gli edifici di architettura civile spicca il Palazzo Comunale, costruito su progetto del riminese Gianfrancesco Buonamici dopo il 1750. Meritano di essere menzionati anche l'antico Palazzo Ducale, quello dei Malatesta, poi Ginevri-Latoni e il settecentesco Teatro Angelo Dal Foco, recentemente recuperato dopo anni di abbandono. Altri bei palazzi privati sono quelli dei conti Mattei-Baldini, dei Badalucchi, dei Guazzugli-Gabrielli, dei Caverni, dei Giannini (oggi Buschi), dei Ruffini e dei Cini (oggi Giannini).

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FRONTONE

Il comune di Frontone si trova nella Provincia di Pesaro e Urbino, al confine con quelle di Ancona e Perugia, ai piedi del Massiccio del Catria, dove, durante la stagione invernale, sono operativi gli impianti a fune del monte. L'intero territorio è adatto per escursioni a piedi, in mountain bike o con le ciaspole. Vi si possono avvistare rapaci ed è terra originaria della razza "Cavallo del Catria", la cui carne viene commercializzata da produttori locali. La memoria storico-architettonica dell’abitato è affidata alla trecentesca chiesa di Santa Maria dell’Acqua Nera, che custodisce una bella statua di terracotta raffigurante la Vergine con il Bambino, e al castello, di origini duecentesche, che conserva parti della ricostruzione quattrocentesca operata da Francesco di Giorgio Martini. Tra gli appuntamenti, Sapori e Profumi di Primavera-Festa del Fungo Spignolo e del Monte Catria nel mese di maggio e Nel castello di Babbo Natale a dicembre. Fa parte del circuito “Comune Amico del Turismo Itinerante”, che offre agli autocaravan la possibilità di sostare utilizzando servizi essenziali come scarico e acqua potabile.

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